Indagini contro Violenza sulle Donne
La violenza contro le donne e, in particolare, la violenza domestica rappresentano fenomeni ampi e complessi e perciò molto difficili da studiare, la cui conoscenza, tuttavia, è essenziale per lo sviluppo, a livello istituzionale, delle politiche e dei servizi necessari per affrontarli.
La conferenza mondiale delle nazioni unite, (Vienna 1993) definisce la violenza contro le donne come:
“… qualsiasi atto di violenza di genere che comporta, o è probabile che comporti, una sofferenza fisica, sessuale o psicologica o una qualsiasi forma di sofferenza alla donna, comprese le minacce di tali violenze, forme di coercizione o forme arbitrarie di privazione della libertà personale sia che si verifichino nel contesto della vita privata che di quella pubblica”.
Più in particolare, l’indagine si propone di rilevare e descrivere:
– L’ estensione e le caratteristiche del fenomeno della violenza extrafamiliare e della violenza domestica e quindi il numero, la dinamica e le peculiarità dei diversi episodi di violenza;
– il periodo in cui si è verificata la violenza, ad esempio nel corso della vita o nei 12 mesi;
– le caratteristiche delle vittime, la loro reazione all‟episodio di violenza e le conseguenze fisiche, psicogiche ed economiche della ciolenza che hanno subito;
– le caratteristiche degli autori delle violenze, con particolare attenzione agli autori delle violenze in famiglia;
– l’ incidenza del sommerso, ovvero il numero oscuro delle violenze ed i motivi per cui esse vengono denunciate o meno;
– i contesti della vita quotidiana in cui queste violenze si verificano;
– la dinamica dell‟evento e la storia della relazione di coppia nei casi in cui la violenza è agita in famiglia o comunque, da un partner della donna;
– i possibili fattori di rischio e quelli protettivi a livello individuale e sociale;
– i costi sociali della violenza, riconducibili direttamente e indirettamente alla donna e gli eventuali figli, al maltrattante e alla società, misurati attraverso alcune ricadute negative come l‟impossibilità della vittima di condurre le normali attività quotidiane, di lavorare, l‟utilizzo dei servizi sociali e sanitari, o i costi direttamente sostenuti per far fronte ai danni conseguenti alla violenza (spese per cure mediche o psicologiche, per danni materiali o di tipo legale), nonché alcune informazioni attinenti i possibili costi legati all‟iter giudiziario;
– la violenza subita prima dei 16 anni.